Un sogno che si realizza
L’idea è nata da Paola, mamma di Camilla. A Camilla è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 quando aveva 7 anni e mezzo. La vita nella loro famiglia è cambiata moltissimo. Una delle cose che ha pesato molto nella loro quotidianità è stata il pasto fuori casa.
La difficoltà di riuscire a calcolare la porzione di carboidrati
in modo efficace presenti nel piatto, rendeva sempre complicato gestire la glicemia fuori casa. Così spesso rinunciavano ad uscire in compagnia, inventando sempre qualche scusa, per evitare di incolpare il diabete.
Il sogno di Paola era entrare nel locale, sedersi con la famiglia attorno al tavolo e guardare il menu in santa pace, confrontarsi con gli altri membri della famiglia e decidere cosa assaggiare. Una normalità che non aveva apprezzato fino a quando il diabete non aveva tolto questa possibilità.
Mangiare fuori dopo la diagnosi significava valutare il menu, scrutare i piatti che mangiavano i vicini di tavola, per cercare di ipotizzare le porzioni. Una volta arrivato il piatto, “pesare” con gli occhi la pasta, il pane, le patatine. E pesare con gli occhi non funzionava quasi mai. Lo scoraggiamento si faceva avanti subito dopo l’entusiasmo di essere usciti a pranzo o a cena. L’eccezione di mangiare fuori si poteva fare, ma non così spesso e i risultati poi erano demoralizzanti: sempre glicemie molto alte, perché la paura di fare troppa insulina le faceva sempre sottostimare i conteggi.
Fino a che Paola non ha pensato che la soluzione poteva essere davvero semplice: avere nel menu il conteggio dei carboidrati accanto alla pietanza. Insieme a Silvia , l’amica socia su cui contare sempre, dopo aver trovato il locale giusto, gestito da persone sensibili, e aver dedicato tempo ed energie per pensare a come poter realizzare questa idea, è nato d1abfriend. In un locale d1abfriend, la persona con diabete di tipo 1 si può sedere a tavola, scegliere dal menu ciò che preferisce e avere la possibilità di valutare correttamente la giusta quantità di insulina da usare.